sabato 4 gennaio 2014

buon anno 2014 con qualche piccolo obbiettivo concreto

La questione della comunità - essere/sentirsi radicati nel luogo dove si vive; mettere in relazione questo con il luogo di lavoro - sollecita delle riflessioni in me che sono "scappato" dal paese trent'anni fa con l'idea di non tornare, e che ora che sto invecchiando mi trovo perennemente a cavallo della cresta, senza saper andare né di qua, né di là.
Sono apparentemente incapace di stabilire delle relazioni fertili con il territorio; eccetto che per le questioni pratiche: commercianti, meccanico, medico.
Mi scopro - in realtà l'ho sempre saputo ma non ho mai voluto accettarlo - persona che impara con le mani; e con i piedi, con le ginocchia, con la schiena.
Per questo motivo, ecco propormi due cose da farsi anche subito, con poche risorse.
Camminare i dintorni del posto dove abito. Il posto è assai articolato dal punto di vista del paesaggio, offre laghetti morenici e valli scolpite in massicci calcarei; ognuna di esse sarebbe da visitare e capire.
Mettere in campo una forma di organizzazione per cercare di condividere le competenze: la ipotesi più classica si richiama all'esperienza della "banca del Tempo". Questa sì, è una scommessa alta!
Vedremo.

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