giovedì 9 ottobre 2008

traccia di "nuova" analisi della sconfitta per tornare alla vittoria

oh, sì: il problema del razzismo c'è, ma non è un problema, è uno dei tanti sintomi che dopo il compromesso storico, dopo che Berlinguer ha consentito all'alleanza strategica con il blocco borghese-vaticano di destra PUR DI ANDARE AL GOVERNO, la discesa non è stata nient'altro che più veloce. Omicidio o deportazione del dissenso organizzato, omicidio e emarginazione (eroina) del sottoproletariato, imposizione di una legislazione di emergenza dalla quale mai ci siamo rialzati, e che si propone oggi, praticamente uguale, come alla fine degli anni '70: hanno sconfitto il nemico più forte, la lotta di classe, adesso fanno piazza pulita delle frange irregolari, no global: dopo il caduto di piazza alimonda, è finita!) cittadini stranieri, donne e poveri.
Da questa analisi, necessariamente schematica, occorre ripartire, per ridare slancio alla lotta che ci vede anche vinti, ma mai domati. Viva la Resistenza!

domenica 5 ottobre 2008

ti brucia il culo, eh!?

quando si dicono risposte.
Capisco tutta la cautela. Ma suggerire soltanto che in fondo ci sono tante cose che vanno male, e per farle andare bene bisognerebbe impegnarsi a fondo, è una presa per i fondelli nei confronti di chi lavora, tiene famiglia e magari c'ha pure lo sfizio di navigare e postare su internet.
Se riesco, quindi, posto la replica alla risposta sulle lavagne interattive:

" >basito dalla spudoratezza di queste scelte. se penso che un s.o. + suite openoffice può anche costare 25 euro...

Di cose che in Italia non vanno tanto bene ce ne sono tante.
Bisogna però cercare di impegnarsi per poter far conoscere le alternative.

e ne aggiungo un'altra; il sussidiario di 4^ elementare dal titolo "il nuovo codice" riporta, tra le pagine dedicate all'educazione informatica, i seguenti capitoli:
"word - un programma per la videoscrittura": ... "probabilmente conosci già WORD; un programma di videoscrittura...."
"le word art"
"le clip art"
"powerpoint"
...
"excel - un programma per organizzare e calcolare"

quindi non ho capito bene, e le chiedo delucidazioni, in merito alla affermazione genericissima che in italia ci siano tante cose che non vanno bene; e sull'avversativa, che davvero non ho compreso, "però bisogna cercare di impegnarsi per far conoscere le alternative."

Se vuole il mio parere, per quello che vale, credo che l'impegno maggiore non stia tanto nel fare conoscere le alternative - perchè se le conosce lei, a maggior ragione le conosceranno i ministri e i sottosegretari di turno - quanto nel metter in evidenza la contraddizione: che sta appunto nel propinare una parte soltanto dello scenario, come se fosse la totalità.

con i migliori auguri di buona continuazione

p.s. ho copiato il testo di questa lettera e l'ho postato (?!?) sul lug di como e di lecco; three times is better than one!"

e come risposta alla risposta, credenziali ("sono un docente di informatica - faccio conoscere linux almeno da dieci anni") e dichiarazioni di principio: "credo che il cambiamento avvenga dal basso"; e intanto che aspettiamo, dall'alto ci strappano a striscioline la possibilità di auto-organizzarci.
E adesso mi aspetto un bel dibattito sul ruolo e sulla responsabilità delle avanguardie.

venerdì 3 ottobre 2008

"lavagne interattive" o scuola efficace?

sento adesso dell'esternazione della ministra Gelmini, degnamente spalleggiata dal suo capo, a proposito delle lavagne interattive. Poco più di mille entro il 2008 (il 10% delle scuole medie) per un 20 milioni € di finanziamento.
Ma non avevano cose più utili da comprare?
Perchè invece di esibirsi in pura propaganda non sostengono la realtà di un percoso di educazione informatica che, pur praticato finora con costi ridotti all'osso, si appoggia esclusivamente sulla buona volontà e sulla autentica abnegazione di pochi insegnanti e dirigenti motivati?

collego ad esempio (se riesco) il riferimento a un plesso della provincia di Modena [un grazie a BiLug per l'informazione, spero che non se ne risentano, nello spirito della Public Licence di GNU)

a me tutto questo ricorda sempre più l'aviazione di cartapesta e i carri armati di cartone del mai abbastanza sepolto Mussolini!

martedì 30 settembre 2008

impariamo ad amarti (aprendimos a quererte)

compagni e compagne de "il Manifesto"!
dopo 15 giorni di riflessione ho concluso che se il governo toglie, lo Stato dà: il Popolo Sovrano può compensare la truffa perpetrata dalla legge beffarda, anticipata da sapienti note dis-informative, che modifica il finanziamento pubblico alle testate giornalistiche. Come?
Compagni, compagne, cittadini: FUMIAMO DI MENO!
Potremo versare mensilmente, nelle casse de "il Manifesto", 50 (cinquanta) euro, sottraendoli al Monopolio di Stato.
E' un sacrificio: non ditelo a me! ma del resto, come si dice in Valsessera, l'è nut cunfrunt la guèra (occorre tradurre?)

domenica 29 giugno 2008

la fatica che si sente

a distanza di quindici giorni, a fine mese, un primo punto sulla situazione.
Erba è in vacanza. Erbaviva sta vivacchiando sui soliti umori della solita gente, di concreto proposto nulla.
ComunistiUniti, francamente, non li comprendo anche se potrei linkare (se riesco): parole, troppo tecniche-specialistiche, organizzazione nazionale e regionale. Ma è dai comuni e dai quartieri che si può ripartire!
Mi compiaccio di vedere firme di No-Dalmolin e No-TAV tra i promotori.
Tuttavia non capisco come si declini l'appartenenza al "progetto" di unità per i comunisti; in che cosa caratterizzi il loro fare nel movimento.
A Erba c'è una crisi occupazionale storica; tuttavia, finchè regge, la gravitazione dei lavoratori a Milano ci fa sentire "al sicuro". Sembra esistere la schizofrenia di chi sta fuori casa tredici ore al giorno, ritorna e - giustamente - si addormenta; mentre chi lavora in zona, lavora tredici ore, rientra e si addormenta: e vota a destra.
La situazione di Erba appare del tutto pacificata, si stenta a fare emergere le contraddizioni locali. Manca un polo aggregativo di cultura alternativa. Manca un luogo di discussione - anche l'Altracittà mi sembra portatrice di una cultura cattolica "elegante"... ma perciò stesso distante dalla pancia dei cittadini, che si riconoscono nel crasso Calderoli.

giovedì 12 giugno 2008

ADESSO, ANCORA!

Questo modestissimo blog si pone al servizio della cittadinanza del "distretto erbese".
Si propone di attivare meccanismi di raccordo operativo e di scambio tra le persone geograficamente o affettivamente appartenenti a quel distretto.
Pretende di perseguire la finalità di cambiare la società e di intervenire nelle istituzioni, nell'associazionismo, nel volontariato, per difendere, promuovere e espandere alcuni principi fondamentali:
1. tutte le persone sono uguali, senza differenza di genere, età, credo, appartenenza sociale, attitudini, tendenze e inclinazioni.
2. il lavoro è la misura delle cose - ogni lavoro ha pari dignità - a lavoro uguale salario uguale.
3. il potere è del popolo che lo esercita nelle forme stabilite dalla Costituzione.

Questo embrione di indirizzo strategico va sviluppato e ampliato: tale sarà il compito per questi tre mesi che ci separano da settembre.

Per i commenti e le passioni "diaristiche", c'è QUESTO

martedì 15 aprile 2008

profeti in patria

15 aprile 2008 - data storica, in cui la Sinistra l'Arcobaleno deve per forza porsi il problema dell'articolazione dell'attività politica nel tessuto sociale, dal momento che non c'è più come partito dell'arco costituzionale!
Gravissima responsabilità dei deputati eletti precedentemente, in ognuno dei partiti che hanno composto la formazione nuova: non hanno saputo, non hanno voluto restare attaccati alla loro terra e alla loro base, e sono stati puniti "a prescindere".
Mentre i comitati contro l'una o l'altra delle opere "nocive" dello Stato-Impresa si affacciavano alla politica con una richiesta forte e esplicita di sostegno, i politici l'hanno lasciati soli e ora quegli stessi politici si trovano a fare il percorso inverso, dal Palazzo alla Strada, con il sentimento, spero, di dovere ri-apprendere la militanza. Hanno perso e grave la responsabilità, perchè hanno rinunciato a rappresentare i Comitati; potrei farne un elenco, non ne ho voglia.
So che ora la strada è spianata, per ogni contorsionismo speculativo.
A Como l'Arcobaleno ha preso il 2,2% che corrisponde a meno di 8300 voti.
Bisogna ricominciare. Con altra voglia - con altra fame

venerdì 11 aprile 2008

la democrazia è rappresentativa

Ma anche "diretta". Nel senso che devono esistere margini per promuovere direttamente iniziative. Non tutto può essere lasciato alla professionalità dei professionisti della politica, tanto più in questo periodo di approfondimento degli stili di vita e delle aspirazioni della cittadinanza, da quelli dei politici.
Senza parlare di casta, è troppo spesso verificabile che la carriera politica coincide con un - pur legittimo - desiderio di "sistemazione".
Occorre ridare voce al movimento: occorre ridare gambe alla parola: nelle forme e nei modi opportuni

venerdì 14 marzo 2008

dell'importanza del web (o delle ragnatele e dei ragni)

sono (stato) malato di web. Partecipavo a innumerevoli dibattiti; prendevo posizione su numerose questioni, di cui do un elenco parziale: piste ciclabili; mobilità sostenibile; inquinamento (pollution); inceneritori; riciclaggio dei rifiuti; commercio equo...
Dopo un po' mi veniva da fissarmi su uno degli argomenti; proponevo di incontrare il "gruppo" in modo da definire un ambito comune di dibattito, per poter essere incisivi. Mi ricordavo degli eroici tempi in cui si parlava di consumo consapevole, negli anni '70, nelle valli del Sessera e del Ponzone.
A quel punto, il dibattito sul web moriva.
Infine, ho capito.

martedì 19 febbraio 2008

trasparenza, regole e un po' di buonsenso

Questa sera mi è successa una cosa strana.
Mi sono trovato a passare per caso presso un cantiere del mio comune, dove stanno costruendo una pista ciclo-pedonale di quattrocento metri. Seguo questo cantiere da qualche tempo: mi sono annotato i riferimenti della delibera, dell'appalto, del subappalto. Ho preso nota dell'inizio dei lavori, così come della data prevista - da capitolato - per il loro termine.
Il termine sarebbe stato il 18 febbraio, dopo 120 giorni di lavoro. Ma per quella data i lavori erano piuttosto indietro. Oggi sono avanzati: pietrisco sparso lungo un discreto tratto di percorso; cordolo di contenimento quasi totalmente completato. Certo, il lavoro è ben lontano dall'essere concluso.
E, sorpresa!, sono spariti i pannelli declaratori. E' rimasto soltanto, ma ribassato e seminascosto tra una siepe e un mucchio di detriti, il disegno di un dettaglio dei lavori: il parapetto "di legno e acciaio" che separa la sede stradale dalla pista propriamente detta.
Perchè i pannelli sono spariti?
E' lecito questo?
Non pare, dal momento che il comune "ritira" le comunicazioni pubbliche, che il cantiere stesso diventi "illecito", in qualche modo nascosto, dissimulato (lungo una strada frequentata?) o in qualche maniera sottratto al controllo pubblico?

Ma altre considerazioni muovono questo mio sforzo: non appena mi sono posto queste domande, mi sono detto "lascia perdere!" "cerchi guai". Credo sia proprio questa la "forza perversa" del potere: perchè se tu (io) non sei nessuno, tendi a lasciar correre. Anche se ci sono cose che non capisci.
Mi sovviene la lezione di don Milani, l'uomo che insegnava ai contadini a parlare l'italiano.
Penso con mestizia che devo ripassare. Questo esercizio dello scrivere può essere un buon inizio.